Drappo Grifasi

Signore di GALLIDORO (Val Demone)


Gallidoro è oggi Gallodoro (fino al 1951 una frazione dei Comune di Letojanni) 
sito in provincia di Messina, circondario di Castroreale.
Anzalone riportava che Signore di Gallidoro fu Nicola Crisafi da Messina.
Maestro Razionale del Regno, Conte di Terranova in Calabria e di Novara in Sicilia, Strategoto di Messina.

Dal Minutolo apprendiamo che il Crisafi occupò, quest'ufficio nel 1422.
(ANZALONE,Sua de familia,foglio 204 - MINUTOLO,Memorie del Gran Priorato di Messina,pag. 87). 

Da quest'epoca fino al 1634 troviamo Gallidoro col suo territorio aggregato alla Secrezia di Taormina: Terra che appartenne sempre al Regio Demanio.
1. - D'ordine di Filippo IV, il territorio di Gallidoro fu staccato quello di Taormina e venduto dalla Regia Corte a Donna Francesca Porzio, moglie di
Don Francesco Reytano, ambedue da Messina; e ciò per il prezzo di onze 13.240 (pari a lire260.000.000, circa di oggi).

L'atto fu stipulato nell'ufficio del Luogotenente di Protonotaro, il 23 febbraio del 1634.
    Il Reytano fu Senatore di Messina nel 1636-37. La detta Dama con Privilegio di Filippo IV, dato a Madrid il 26 luglio 1635 ed ecutoriato nel Regno,
il 30 ottobre 1637, fu insignita del titolo di Marchese di Gallidoro.
(Conservatoria libro Mercedes degli anni 1637 - 38, foglio 71).

2. - Don Antonio Reitano e Porzio da Messina, s'investi a 29 gennaio 1641 della Terra suddetta, come rinunciatario da parte di Francesca,
sua madre; in pari data s'investi ancora del titolo di Marchese per la stessa causale (Regia Cancelleria  IX° Indizione foglio 95).
Egli fu reinvestito a 16 settembre 1666,
per il passaggio della Corona da Filippo IV a Carlo II.
(Regia Cancelleria, V° Indizione, foglio 201).

Prese parte attiva nella rivoluzione di Messina del 1673 ed anni seguenti, a favore della fazione dei Malvizzi contraria al Governo spagnuolo
e seguace dei Francesi.

Quale sorte ebbe questa lotta, ne sono piene tutti i libri di Storia; quello che noi in poche parole possiamo riassumere è questo:
i Merli, seguaci di Spagna, furono tutti in un primo tempo ammiseriti dai Malvizzi che spadroneggiarono la città, ma i Malvizzi, alla. loro volta,
andarono in esilio ed ebbero confiscati tutti i loro beni allorché le armi spagnuole ebbero il sopravvento e ripristinarono il loro Governo.

Chi ha curiosità di sapere questo vicende, legga gli annali del Gallo del 1673 e seguenti (vol. 4).
        Antonio Reytano e Placido Reitano, forse padre e figlio, ebbero i beni confiscati, fra cui lo stato di Gallidoro ed il titolo di Marchese; e cio'
nel 1677 (Protonotaro del Regno, registro 661, foglio 1).
La Regia Corte vendette lo Stato e Terra di Gallidoro a Stefano Oneto ed anche il titolo di Marchese di Gallidoro ad
Agesilao Bonanno Grisafi. Il Re non approvò le vendite come risulta da sua ordinanza data a Madrid il 24 novembre 1677, esecutoriata nel Regno il 27 giugno 1678;
dopo ciò non troviamo più notizie ufficiali.

3. - Da una storia scritta dal celebre poeta Leonardo Vigo Calanna di Acireale, pubblicata in Roma nella Rivista " Il Patriziato "
ai numeri 19, 20, 21  e 22 del 1906, rileviamo che lo Stato e Terra di Gallidoro fu comprato nel 1679 da Don Giuseppe Vigo il quale ebbe per figlio Giovanni Battista Vigo, che
sposò, in prime nozze, Maddalena Canchiassi ed in seconde nozze Vittoria Maria Frugoni, figlia dei Marchese Leonardo,
e cio' a 10 febbraio 1675. Non  sappiamo se sia sopravvissuto al padre.

4. - Giovanni Maria Vigo Frugoni fu figlio del suddetto: da lui nacquero: Giustiniano primogenito e Lorenzo, secondogenito.
5. - Giustiniano Vigo, Barone e Signore di Gallidoro, il 12 aprile 1751, prese investitura
del titolo di Marchese di Valdina, ..........

Continua con un'altra famiglia...............................


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09/12/97
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This page was last updated on December 09, 1997
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