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Spedizione
dei Mille - 1860/1861
Campagna di Sicilia Località rese memorabili da fatti di guerra Pioppo (mt. 531 s.l.m. - frazione di Monreale - Palermo<) |
Nella
casa al civico 113 dormì Garibaldi nella notte fra il 20
ed il 21 maggio.
I Mille sostarono nel paese durante la notte dal 20 al 21 maggio, con avamposti alle falde della Costa Buarra, presso Case Lenzitti, a circa 2 km da Monreale, e ancor più oltre, sulle pendici del Monte Meta. Il mattino del 21, Garibaldi, portatosi al Piano di Casàboli, si apprestò all'avanzata su Palermo per la strada di Monreale. Sui monti di S. Martino delle Scale, erano già dislocate forze garibaldine al comando di Rosolino Pilo e Giovanni Corrao, a protezione della parte sinistra della montagna. A Monreale erano concentrati: 1 battaglione di Cacciatori (maggiore Ferdinando Beneventano del Bosco), 1 reggimento straniero (colonnello von Meckel), 1 reggimento di fanteria, 1 squadrone di cavalleria, 6 pezzi da campagna e 6 da montagna. All'alba dello stesso giorno 21, ingenti forze borboniche marciavano incontro ai garibaldini divise in tre colonne: una colonna avanzava da Palermo per la pianura sotto Monreale, una seconda puntava verso Case Lenzitti lungo la rotabile e per il fianco meridionale della Meta Grande, e la terza prendeva verso la Portella di S. Martino. Erano circa le 8,30 quando i carabinieri genovesi e le squadre dei volontari dislocate in posizione avanzata vennero presi sotto il tiro delle artiglierie nemiche. I combattimenti che ne seguirono obbligarono i garibaldini a ritirarsi dopo un'ora fino a Pioppo e al Passo di Renda. La terza colonna borbonica, che aveva superato la Portella di S. Martino, giunse prima sulla Meta Piccola e poi in cima alla Meta Grande (m 751) e sulla Punta Giardinello (m 880). Il Corrao si portò allora sul Monte Neviera (m 817), a S. Martino delle Scale, raggiunto poco dopo da Rosolino Pilo, che si trovava alla Badia di questo paese. Il Pilo fu raggiunto da una fucilata mortale, mentre era intento a scrivere a Garibaldi per chiedere munizioni. Anche il combattimento alla Neviera, durato molte ore, si concluse con la ritirata dei volontari. L'esito sfavorevole degli scontri indusse Garibaldi a rinunciare all'attacco di Palermo dalle posizioni di Renda. Nella notte stessa il corpo di spedizione si dirigeva, per sentieri resi difficili dalla pioggia e spingendo le artiglierie a forza di braccia, verso Parco che raggiunse il 22 sera. |
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