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Spedizione
dei Mille - 1860/1861
Campagna di Sicilia Località rese memorabili da fatti di guerra Marsala (nel 1860 contava: 31.350 abitanti) |
Da
PORTA
GARIBALDI, (di tarda architettura cinquecentesca e sormontata dallo
stemma borbonico). L'11 maggio 1860 vi passarono i Mille entrando
in città.
In piazza della Vittoria, fuori Porta Nuova e all'inizio di viale Vittorio Veneto, è un BUSTO DI GARIBALDI in marmo, sul cui piedestallo sono incise due epigrafi che ricordano lo sbarco di Garibaldi e le adunanze in cui i Lilibetani proclamarono primi nel Regno la dittatura di Garibaldi. Nel Palazzo VII aprile 1860 (già Palazzo di Città, detto anche La Loggia), all'ingresso e nelle sale interne si trovano numerose LAPIDI a memoria dei fatti del maggio 1860. Un'altra LAPIDE si trova sulla facciata del palazzo dei Conti Sarzana (ora Banco di Sicilia) in via 11 Maggio. Partito da Quarto il 6 maggio, il convoglio dei due vapori Lombardo e Piemonte giungeva la mattina dell’11 presso le isole Égadi. Garibaldi, informato che poche ore prima due navi da guerra borboniche (la Stromboli, comandata dal contrammiraglio Guglielmo Acton, e la Capri) avevano lasciato il porto di Marsala, decise di effettuarvi lo sbarco. Nel porto c'erano ancora due cannoniere inglesi, l'Argus e l'Intrepid, che avevano parte degli equipaggi a terra, e un mercantile americano. Lo sbarco ebbe subito inizio e già era compiuto quello del Piemonte e in parte quello dal Lombardo, quando si videro arrivare tre navi borboniche: prima la Stromboli, verso le 14, e poi la Capri con la Partenope. Queste non poterono prendere subito di mira i due legni garibaldini per il timore di colpire le navi straniere, e solo più tardi, quando gli equipaggi di queste furono risaliti a bordo, venne iniziato il bombardamento. Ma era troppo tardi. In meno di due ore, dalle 13 alle 15, i Mille, aiutati dalla popolazione, erano a terra, incuranti del tardivo fuoco del nemico rivolto sui due legni della spedizione e quindi anche sulla città. Il Lombardo, arenatesi, fu colato a picco, mentre il Piemonte venne verso sera catturato e poi rimorchiato a Napoli. Mentre i volontari si accampavano oltre l'abitato, fuori dal tiro delle navi borboniche, Garibaldi convocò il Decurionato di Marsala nella grande aula del palazzo della Loggia e proclamò decaduto il Borbone dal Regno delle due Sicilie accettando la dittatura. Alle 5,30 del giorno seguente, 12, i Mille iniziarono la marcia verso l'interno, diretti a Salemi. |
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