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VINCENZO
FLORIO
jr., fratello minore d’Ignazio ovverosia l’ultimo dei Florio.
Diciamo del Vincenzo della primavera siciliana, dell'Automobil Club, del
giro ciclistico di Sicilia della società ippica, delle gare aviatorie,
dei famosi corsi dei fiori e delle tante altre iniziative che bene studiate
e realizzate contribuirono a richiamare in Sicilia migliaia di turisti,
ma soprattutto della TARGA. Con
la corsa ideata e voluta, Vincenzo Florio intuì che l'avvenire
dell'automobile era nella competizione. Egli pose alla base della sua Targa,
il terreno di gara. Un terreno che deve considerarsi il più bel
circuito stradale del mondo, attraverso le difficoltà, imponeva
soluzioni pratiche ed innovative. Nel 1906, anno di nascita della competizione,
in Italia erano in circolazione circa 3500 vetture. La prima vettura che
vinse la Targa, una Itala di 7433 cc., sviluppava 100 cavalli
a 1200 giri al minuto, il suo costo era di circa 15.000 lire.
Queste poche cifre stanno a testimoniare che Vincenzo Florio, può essere considerato il preculsore delle gare automobilistiche moderne. (appunti di Grifasi M. - Milano settembre 1999) |
VINCENZO
FLORIO
jr., younger brother of Ignazio, the last Florio.
Let's talk about Vincenzo, when the Sicilian Automobil Club was in bloom,the
cycle tour of Sicily set up by the Horse Race Society, of the airplane's races, of the famous
streets full of flowers and of the many other
initiatives that were all well realized and that got an important part
to call back thousands of tourists in Sicily; but above all:
the
TARGA. Florio understood that the future of cars would be in competitions.
He planned his Targa and the track of the competition. A ground
that must be the most beautiful road circuit of the world,in
fact, through the difficulties, it imposed practical and new solutions.
In 1906, the birth date of the competition, in Italy there were about
3500 cars circulating. The first car that won the Targa was an Itala
of 7433 cc., it developed 100 HP at 1200 rpm and would cost 5,000 Italian liras.
These few numbers testify that Vincenzo Florio should be considered the father of the modern road races. (from the notes of Grifasi M. - Milan Sept.1999) |
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Angelo Grifasi did the translation |
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